Il Mese del Benessere Psicologico è una campagna di sensibilizzazione e promozione della cultura del benessere psicologico, per migliorare la qualità della vita e prevenire disagi nel rapporto con se stessi e con gli altri. La ricerca del proprio benessere promuove la crescita personale e migliora la convivenza tra gli individui.
Il benessere è la condizione psicologica e fisica ottimale che permette di:
stare bene con se stessi e con gli altri
realizzare se stessi e raggiungere i propri obiettivi
prendere decisioni
risolvere difficoltà nelle relazioni
sapere affrontare gli eventi stressanti
Cos’è il Mese del Benessere Psicologico?
Il benessere psicologico, secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è quello stato nel quale l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali per rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, adattandosi costruttivamente alle condizioni esterne e ai conflitti interni.
L’OMS ha incluso il benessere psicologico all’interno del più globale concetto di salute: gli individui devono avere infatti la possibilità di sentirsi a proprio agio nelle circostanze che si trovano a vivere.
Esso non rappresenta quindi la diretta conseguenza della semplice assenza di malattia o infermità, ma è molto di più: si tratta di un diritto che qualunque persona dovrebbe raggiungere e mantenere nel tempo, uno status cui ognuno dovrebbe accedere e che andrebbe non solo conosciuto, ma anche e soprattutto garantito, tutelato e rispettato.
La salute psicologica si mostra dunque come parte essenziale del più ampio diritto alla salute che, come tale, andrebbe tutelato nella sua globalità.
Una delle prospettive di maggior successo per definire il benessere psicologico è quella di Carol Ryff che ha elaborato una descrizione ampia del benessere evidenziando gli strumenti di misurazione.
Carol Ryff della University of Wisconsin-Madison (USA) ha pubblicato sulla rivista Psychoterapy and Psychosomatics una revisione molto interessante della vasta letteratura sul benessere psicologico; secondo la ricercatrice, esso ha una natura molto articolata, è il risultato dell’interazione di almeno sei fattori: autonomia, padronanza ambientale, crescita personale, relazioni positive con gli altri, scopo nella vita e autoaccettazione.
Autonomia: è molto importante riuscire a sviluppare una propria autonomia di pensiero e di azione, rimanendo coerenti e non eccessivamente preoccupati delle aspettative e delle valutazioni degli altri, regolando così il comportamento dall’interno.
Padronanza ambientale: per il benessere personale è fondamentale saper gestire al meglio le dinamiche quotidiane, sviluppando un atteggiamento di sicurezza nei confronti del contesto e sapendo cogliere le opportunità che si presentano.
Crescita personale: la sensazione di crescita continua è insostituibile; l’apertura a nuove esperienze e il desiderio di realizzare il proprio potenziale è fonte di benessere.
Relazioni positive con gli altri: stare bene con se stessi ma anche con gli altri, creando legami stabili e gratificanti di tipo sentimentale ma anche amicale è di primaria importanza per il benessere soggettivo.
Scopo nella vita: la persona che vive una condizione di benessere personale si pone dei traguardi e delle mete e, grazie alle convinzioni personali, è in grado di attribuire un senso alla vita passata e presente.
Autoaccettazione: il fattore implica il possesso di un atteggiamento positivo nei confronti di se stessi; c’è consapevolezza delle proprie qualità positive ma anche negative e il pensiero della vita trascorsa suscita sentimenti positivi.
Mente e corpo: un equilibrio importante
Il nostro corpo spesso ci parla: molti sono i disagi fisici che avvertiamo nell’ambito della nostra vita quotidiana.
Ma come rispondiamo alle sue richieste di aiuto? La prima idea è, correttamente, quella di approfondire con esami prescritti dal medico. Spesso però i sintomi o la sensazione di disagio che avvertiamo non scompaiono e ci rendiamo conto che il disagio è più profondo ed è importante capire di cosa si tratta.
Ma quante volte ci fermiamo e ci chiediamo quali emozioni viviamo, se siamo soddisfatti del nostro lavoro, della nostra famiglia e di ciò che abbiamo costruito? Per tante persone la risposta è "quasi mai", ma invece è importante fermarsi e guardarsi dentro, rimanere nel momento presente e osservare.
Una possibilità è quella di rivolgersi a uno psicologo che rappresenti in primo luogo una persona esterna e competente, e che sia dotato di empatia, cioè quella qualità che ci permette di metterci “nei panni” dell’altro senza, però, farci coinvolgere dalle sue dinamiche ed emozioni. Lo psicologo offrirà ascolto attivo e comprensione aiutando la persona a guardare con un altro punto di vista ciò che sta accadendo, trovando le proprie risorse personali.
Psiche e soma coesistono in un continuo e inarrestabile rapporto di reciprocità: la mente influenza il corpo e il corpo influenza la mente, se ci si prende cura della mente, il corpo ne avrà giovamento e viceversa. Considerando l’essere umano nella sua totalità, emerge un funzionamento psico-emozionale dal quale si può evincere come un forte disagio psicologico possa influire sull’equilibrio fisiologico dell’individuo favorendo anche la comparsa di sintomi fisici; infatti, i sintomi psicosomatici, se trascurati, possono portare con il trascorrere del tempo a modificazioni a livello corporeo con la possibile comparsa di patologie.
L'importanza del benessere sessuale
Parlando di salute psicologica e di benessere psicologico, non dobbiamo però dimenticarci di considerare anche il benessere sessuale.
Il significato di benessere sessuale non riguarda soltanto l’imparare a star bene in coppia, benessere sessuale significa innanzitutto star bene con se stessi e col proprio corpo, la propria sessualità ed il proprio piacere. Significa avere la possibilità e il diritto di sperimentare una sessualità soddisfacente all’interno di un rapporto consenziente, piacevole e sicuro.
Il moderno concetto di Salute Sessuale, derivato dalla definizione di Salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), comprende non solo l’assenza di malattia, disfunzione o infermità, ma anche l’acquisizione e il mantenimento di uno stato di benessere fisico, emozionale e sociale.
Il ruolo della salute sessuale quale requisito essenziale per la salute, il benessere e lo sviluppo umano è sempre più riconosciuto.
La WAS, Associazione Mondiale per la Salute Sessuale fondata nel 1978, ha promosso il riconoscimento della salute sessuale quale componente chiave della salute e del benessere globale.
All’interno di una concezione estensiva e multidimensionale della salute sessuale, sono state prese in considerazione otto aree distinte ma tra loro intercorrelate: dai diritti sessuali all’equità di genere, dalla prevenzione della violenza sessuale a quella delle malattie sessualmente trasmesse, dall’educazione sessuale alla salute riproduttiva, dai disordini e disfunzioni sessuali al piacere sessuale.
Questo articolo vuole essere informativo e non uno strumento di autodiagnosi, se ti senti in difficoltà su qualche aspetto non esitare a contattarmi, rifletteremo insieme su quale potrebbe essere la strada più adatta a te.
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