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Immagine del redattoreYlenia Ferrara

Gennaio: mese della prevenzione del tumore al collo dell'utero

Il papilloma virus (HPV) è responsabile di infezioni molto diffuse. Ne sono stati identificati più di un centinaio di tipi, la maggior parte causa lesioni come le verruche ma una quarantina di tipi di HPV infetta le mucose, soprattutto genitali.


Alcune lesioni possono degenerare in forme tumorali. L’HPV è responsabile inoltre di neoplasie quali per esempio tumore all’ano, al pene, alla cavità orale, all’orofaringe e non solo al collo dell'utero.


Il vaccino anti papillomavirus umano consente di scongiurare il rischio d'infezione, per essere efficace deve però essere somministrato prima che l’organismo sia entrato in contatto con il virus sia nelle femmine che nei maschi. Il vaccino può prevenire circa il 90 per cento delle neoplasie causate dall'HPV.

La vaccinazione in Italia è raccomandata per le ragazze e i ragazzi nel corso del dodicesimo anno di età, ovvero prima che diventino sessualmente attivi, ed è gratuita se effettuata in questa fascia d’età.


L'infezione da papilloma virus può essere diagnosticata precocemente attraverso lo screening:

La vaccinazione HPV e lo screening sono essenziali per prevenire il tumore al collo dell'utero, ma è importante anche uno stile di vita sano: usa il preservativo, fai controlli ginecologici regolari, mantieni sotto controllo il peso corporeo, pratica regolarmente attività fisica, adotta una dieta bilanciata, evita il fumo.


Se hai dubbi non rimanere nell'incertezza, contatta il tuo medico di medicina generale, l'ASL di riferimento, il ginecologo, l'ostetrica o un consulente sessuale che potrà indirizzarti e starti accanto.




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