Come ormai ogni anno, il 17 marzo 2023 si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Sonno (World Sleep Day), un evento annuale dedicato alla cultura e consapevolezza dell’importanza del sonno, che si celebra ogni anno nel venerdì che precede l’equinozio di primavera.
La giornata è promossa contemporaneamente in ogni parte del mondo, dalla World Sleep Society e, in Italia, dall’Associazione Italiana di Medicina del Sonno (AIMS).
La giornata mondiale è nata nel 2008 per sensibilizzare sui disturbi del sonno e sui relativi costi sociali per la collettività e lo scorso anno ha coinvolto più di 90 Paesi in tutto il mondo e centinaia di iniziative, diventando trending topic sui principali social media.
Il messaggio principale che lancia la World Sleep Society, che promuove questo evento, è che la promozione del sonno e efficaci trattamenti dei disturbi del sonno, quando presenti, possono contribuire significativamente a ridurre il rischio di altre patologie.
Questo anno il World Sleep Day 2023 ha l’obiettivo in tutto il mondo di promuovere consapevolezza del ruolo del sonno, in particolare su:
Salute del cervello
Salute mentale
Malattie cardiometaboliche
Sicurezza stradale e sul lavoro
Disuguaglianze ambientali e sociali
Il sonno occupa circa un terzo della nostra vita ed è fondamentale per il benessere del nostro organismo.
Indipendentemente dalla causa, la riduzione di sonno interferisce con alcune funzioni fondamentali del nostro corpo, determinando spesso conseguenze evidenti anche sul piano comportamentale e sulla qualità della salute.
I recenti mutamenti del mondo occidentale hanno avuto un impatto negativo sul sonno notturno: questo ha portato negli anni ’60 alla nascita della Medicina del Sonno, che si occupa della diagnosi e della terapia di tali disturbi.
I disturbi del sonno non vanno mai sottovalutati, perché si ripercuotono anche sulle ore diurne influenzando negativamente l’andamento lavorativo, i rapporti sociali e tutta la sfera psicologica del soggetto, oltre ad aumentare il rischio di contrarre infezioni, sviluppare malattie metaboliche e cardiovascolari.
Come sottolineano gli esperti, dormire bene influisce sulle nostre aspettative di vita più di qualsiasi altro fattore.
Quali sono i disturbi del sonno?
I disturbi del sonno più frequenti, che riguardano non soltanto gli adulti, sono i seguenti:
Insonnia: L’insonnia è un disturbo del sonno che si manifesta con sintomi comuni. È la persona stessa che, risvegliandosi al mattino poco riposata e non ristorata come dovrebbe, percepisce il proprio sonno come insufficiente. Chi ne è affetto spesso ha difficoltà ad addormentarsi, durante la notte ha frequenti risvegli notturni e il sonno è di scarsa qualità.
Narcolessia: La narcolessia è un disturbo cronico del sonno caratterizzato da eccessiva sonnolenza diurna e attacchi improvvisi di sonno. Le persone che ne soffrono spesso si trovano ad affrontare seri problemi nella vita di tutti i giorni, poiché gli attacchi arrivano senza preavviso e in qualsiasi situazione.
Russamento e Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) Le apnee notturne sono delle interruzioni ripetute del respiro che possono essere di natura centrale (cardiogena o neurologica), ostruttiva oppure mista. L’OSAS essendo una sindrome si associa anche ad altre patologie quali obesità, ipertensione arteriosa e patologie respiratorie. I soggetti affetti da disturbi respiratori del sonno se non diagnosticati e trattati, possono essere esposti al rischio di patologie cardiovascolari e respiratorie con vari gradi di gravità.
Parasonnie fra cui:
- Sindrome delle gambe senza riposo: è un disturbo del sonno molto frequente, caratterizzato da un’irrefrenabile sensazione di fastidio alle gambe, che viene notevolmente alleviata dal movimento. Può essere secondaria a diversi disturbi medici (come insufficienza venosa, neuropatie, ecc.) ma può anche essere a genesi primaria.
- Sonnambulismo: è un disturbo del sonno frequente nell’infanzia e nell’adolescenza, che a volte persiste anche nell’età adulta. Consiste nell’esecuzione di movimenti complessi in uno stato di dissociazione fra il sonno e la veglia. I sonnambuli possono arrivare ad alzarsi dal letto e camminare, ma la maggioranza si limita a sedersi sul letto ed eseguire gesti strani o ripetitivi come l’atto di lavarsi e vestirsi. È tipica l’occorrenza del disturbo nella prima parte della notte e l’amnesia per l’accaduto al risveglio.
- Paralisi del sonno: è un disturbo del sonno in cui, durante il risveglio o poco prima di addormentarsi, la persona è consapevole e cosciente, ma incapace di muoversi e parlare.
- Terrori notturni: sono risvegli bruschi e frequenti accompagnati da intensa paura e attivazione fisiologici.
- Bruxismo: è l’atto involontario di stringere i denti e digrignarli durante la notte. Quando non viene adeguatamente curato, questo disturbo può portare ad una progressiva usura dei denti, fino a compromettere i tessuti gengivali. Bruxare, oltre a rovinare i denti, comporta un profondo deterioramento della qualità del sonno, con pesanti conseguenze sulle performance diurne e, più in generale, sul benessere e sul tono dell’umore.
Come si diagnostica un disturbo del sonno?
La polisonnografia è l’esame cardine per la diagnosi delle patologie del sonno. É un esame non invasivo che serve a monitorare una serie di parametri fisiologici durante il sonno. L’esame polisonnografico serve a valutare la presenza di russamento patologico, apnee del sonno, movimento paradosso degli arti e parasonnie. La diagnosi dei disturbi del sonno non può prescindere da una valutazione strumentale per l’intera durata della notte.
Regole di igiene del sonno
Per "igiene del sonno" s'intende una serie di regole e comportamenti che è bene seguire ed adottare per favorire un riposo notturno di qualità
Le regole d'igiene del sonno riguardano diversi ambiti inerenti lo stile di vita dell'individuo e le sue abitudini, è importante rispettarle con costanza e regolarità.
Le regole d'igiene del sonno consistono in:
Limitare il tempo trascorso a letto
Coricarsi a ore regolari la sera e alzarsi sempre alla stessa ora al mattino;
Svolgere regolare attività fisica ma non nelle ore precedenti il sonno;
Non recuperare il sonno con sonnellini pomeridiani;
Non dormire in ambienti rumorosi né troppo caldi e né troppo freddi;
Non assumere cronicamente pillole per dormire;
Ridurre nicotina, caffeina ed alcol nell’arco della giornata e astensione da queste sostanze nelle 3-4 ore prima di coricarsi;
Andare a letto solo se si ha sonno;
Consumare i pasti regolarmente, ma senza esagerare;
Usare la camera da letto solo per dormire (non per vedere televisione e mangiare).
I vari disturbi del sonno verranno approfonditi in articoli specifici.
Questo articolo vuole essere informativo e non uno strumento di autodiagnosi, se ti senti in difficoltà su qualche aspetto non esitare a contattarmi, rifletteremo insieme su quale potrebbe essere la strada più adatta a te.
Comments