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Immagine del redattoreYlenia Ferrara

31 Luglio: Giornata mondiale dell’orgasmo

Ogni 31 luglio, si festeggia la Giornata Mondiale dell’Orgasmo, una celebrazione annuale dedicata al piacere, in tutte le sue più intime sfaccettature.

Troppi ancora sono i tabù legati alla sessualità e resta per questo un argomento sconosciuto e, allo stesso tempo, fonte di ansia e di insicurezze per moltissime persone.

Per queste ragioni si celebra la Giornata Mondiale dell’Orgasmo, un modo per aprire nuove discussioni su vari aspetti di questo argomento e sensibilizzare su cosa sono veramente gli orgasmi e come influenzano il nostro corpo e la nostra mente.

L’orgasmo è solo una delle fasi della risposta sessuale, le altre sono: desiderio, eccitazione e risoluzione. Per approfondire ognuna di queste fasi consiglio la lettura del mio articolo “Il ciclo della risposta sessuale”.


Cos’è l’orgasmo?


Dal punto di vista fisiologico l’orgasmo maschile si differenzia da quello femminile, quindi vediamoli separatamente.


L’orgasmo maschile è riconoscibile poiché molto spesso coincide con l’eiaculazione. L’eiaculazione comprende due momenti diversi: l’emissione (trasporto del liquido seminale nell’uretra) e l’espulsione (quella che normalmente viene chiamata eiaculazione); in questo secondo momento c’è la contrazione ritmica della muscolatura alla base del pene e l'espulsione del seme. Ogni eiaculazione è seguita da un periodo refrattario caratterizzato da non eccitabilità. Il liquido che viene prodotto nella fase di eccitazione si chiama liquido preseminale, la sua funzione primaria è quella di lubrificare facilitando così la penetrazione; inoltre serve a ripulire l'uretra da qualsiasi traccia di urina. È trasparente e può essere più o meno abbondante. Non dovrebbe contenere sparmatozoi ma può capitare che ce ne siano, per evitare gravidanze indesiderate è quindi necessario indossare una protezione fin dall'inizio.


L’orgasmo femminile è un fenomeno neuromuscolare attivato da stimoli genitali, somatici e mentali, accompagnato da un percezione di piacere. L’orgasmo è dunque un’esperienza soggettiva accompagnata da una serie di modifiche fisiologiche del corpo, queste possono essere:

  • prospettiche (gli indicatori di un orgasmo imminente): l’aumento di dimensioni per maggiore afflusso sanguigno delle labbra e la modificazione del loro colore.

  • correnti (che si verificano durante l’orgasmo vero e proprio): contrazioni ritmiche vaginali (iniziano circa 2-4 sec dopo la percezione dell’inizio dell’orgasmo, sono in media 5-8 contrazioni); contrazioni uterine e contrazioni dello sfintere anale.

  • retrospettive (quelle che indicano che si è verificato un orgasmo): congestione e decongestione delle areole (area attorno al capezzolo); aumento dei livelli di prolattina.


Quanti tipi di orgasmo femminile esistono?


Spesso si sente ancora parlare di diversi tipi di orgasmo femminile, in particolare di orgasmo clitorideo e orgasmo vaginale.


Ma qual è davvero la differenza fra questi due orgasmi?


La verità è che l’origine del piacere è la stessa in entrambi: la stimolazione del clitoride che è l’organo per eccellenza del piacere. L’unica differenza è come e dove il clitoride viene stimolato. Questo organo è situato tra l’estremità superiore delle piccole labbra ed è caratterizzato da una piccola protuberanza chiamata glande (sì proprio come quello del pene!). Esso contiene un fascio di terminazioni nervose che durante lo stato di eccitazione tende a gonfiarsi, diventando più sensibile al tatto. Se osserviamo la struttura di questo organo, possiamo rimanere sorpresi (forse) nello scoprire che è più grande di quanto potessimo pensare dato che ciò che è visibile è solo una minima parte rispetto a quella che rimane nascosta, un po’ come la struttura di un iceberg. Quella parte visibile si chiama glande, ma esiste poi anche l’asta, le radici e i bulbi. In tutto il clitoride è lungo circa 10 cm!



I bulbi clitoridei (o vestibolari) sono “a cavallo” dei primi 2-3 cm del canale vaginale ed è grazie alla loro stimolazione che alcune donne (circa 25%) riescono a raggiungere l’orgasmo con la sola penetrazione. Esatto “solo” il 25% delle donne, le altre hanno bisogno di una stimolazione “diretta” della parte esterna del clitoride.


L’orgasmo femminile quindi parte sempre dalla stimolazione (diversa da persona a persona) del clitoride e non esiste di per sé la differenza tra orgasmo vaginale e orgasmo clitorideo.


È possibile non raggiungere l’orgasmo? E se lo si raggiunge troppo velocemente?


Sì, è possibile che non in tutti i rapporti sessuali si raggiunga l’orgasmo. Se questa difficoltà non è sporadica ma permane in quasi la totalità dei rapporti sessuali o nell’autoerotismo allora potrebbe trattarsi di una disfunzione sessuale. Le cause possono essere: fisiche (compromissioni ormonali, neurologiche o fattori di rischio quali: fumo, aterosclerosi, ipertensione), psicologiche (depressione, ansia, inibizioni educative) o relazionali (esperienze pregresse o attuali).

Il DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) classifica le patologie dell’eiaculazione in:

  • Eiaculazione precoce: eiaculazione che avviene prima o entro 1 minuto dalla penetrazione o comunque prima che l’individuo lo desideri.

  • Eiaculazione ritardata: marcato ritardo, infrequenza o assenza di eiaculazione.


Può capitare che si sperimenti la sensazione orgasmica senza però vedere l’eiaculazione. In questo caso potrebbe trattarsi di eiaculazione retrograda ossia lo sperma, invece che fuoriuscire dallo sfintere esterno, attraversa lo sfintere interno ed entra in vescica (verrà poi espulso insieme all'urina).


Per quanto riguarda l’orgasmo femminile il DSM-5 parla di Disturbo dell’orgasmo femminile (anorgasmia) che è la difficoltà nel raggiungere l’orgasmo a patto che la stimolazione sia adeguata e prolungata. Ogni corpo è diverso e quindi la stimolazione necessaria al raggiungimento dell’orgasmo è estremamente soggettiva.

È da ricordare inoltre che per alcune persone la soddisfazione sessuale non è misurata sempre con il raggiungimento dell’orgasmo, alcuni studi dimostrano ad esempio che molte donne sono soddisfatte anche rimanendo “solo” nella fase di plateau.


Ci tengo a sottolineare che la stimolazione necessaria al raggiungimento dell’orgasmo è estremamente soggettiva e personale, la chiave di rapporti sessuali soddisfacenti è quindi la comunicazione fra partner. Ogni persona è diversa, è quindi necessario informare l’altro di ciò che può piacere di più o di meno perchè solo noi sappiamo ciò che sentiamo.

È bene inoltre evidenziare che per raggiungere un orgasmo piacevole le condizioni devono essere necessariamente quelle dell’eccitazione (fase precedente del ciclo della risposta sessuale): l’erezione del pene e la lubrificazione della vagina. È quindi importante dedicare il giusto tempo a questa fase prima di procedere alla fase successiva, quella dell’orgasmo.


Inoltre il raggiungimento dell’orgasmo richiede un po’ di sano “egoismo”. Quando si è troppo concentrati sul piacere dell’altro è più difficile abbandonarsi alle proprie sensazioni e alle proprie fantasie, ed è per questo che spesso l’obiettivo dell’orgasmo simultaneo fra partner rischia di compromettere la piacevolezza del rapporto stesso, meglio riservarsi uno spazio personale e dedicato all'interno del rapporto sessuale.


A quali altre domande potremmo rispondere riguardo all’orgasmo?

Lasciami pure un commento sotto al post e proverò a risponderti.




Questo articolo vuole essere informativo e non uno strumento di autodiagnosi, se ti senti in difficoltà su qualche aspetto non esitare a contattarmi, rifletteremo insieme su quale potrebbe essere la strada più adatta a te.


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