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Immagine del redattoreYlenia Ferrara

1° Dicembre: giornata mondiale contro l'AIDS

Aggiornamento: 1 dic 2022

Il 1° Dicembre è la giornata dedicata alla sensibilizzazione e consapevolezza dei rischi del virus HIV, virus che causa l’AIDS.


Cos'è l'HIV?


Il virus dell'immunodeficienza umana (HIV) è un virus che attacca il sistema immunitario, in particolare un tipo di globuli bianchi, i linfociti T CD4+, che giocano un ruolo importante nei meccanismi di difesa dell'organismo dalle infezioni. Una volta avvenuto il contagio, le difese immunitarie si indeboliscono progressivamente e l'organismo diventa suscettibile ad infezioni causate da altri virus, batteri o funghi.


Quali sono gli stadi dell'infezione da HIV?


La storia naturale dell'infezione da HIV, cioè in assenza di trattamento, è caratterizzata da tre stadi di progressione:

  • Stadio 1: l'infezione acuta. Si manifesta, in media, tra le 2 e le 4 settimane dopo il contagio ed è caratterizzata da sintomi aspecifici comuni a quelli di altre infezioni, della durata di giorni, talvolta settimane. Può anche essere del tutto asintomatica o passare inosservata. Questa è la fase più contagiosa dell'infezione perché è in circolo una grande quantità di virus.

  • Stadio 2: la fase di latenza clinica. È la fase in cui si instaura l'infezione cronica. Può durare anni ed essere caratterizzata da assenza di sintomi e apparente stato di benessere. Tuttavia, se non viene intrapreso il trattamento, il progressivo indebolimento del sistema immunitario determina la comparsa di segni e sintomi ad esso correlati.

  • Stadio 3: la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). È una fase caratterizzata dal grave deficit delle difese immunitarie, causato dalla distruzione dei linfociti T CD4+ da parte del virus HIV, per cui l'organismo non è più in grado di contrastare l'insorgenza di infezioni e malattie causate da altri virus, batteri e funghi.

Come si fa la diagnosi?


La diagnosi di infezione da HIV si effettua tramite test di screening su prelievo di sangue, che ricerca la presenza o meno di anticorpi anti-HIV o di una molecola particolare del virus (p24), oppure la ricerca del DNA provirale o del RNA virale (in seconda battuta).

Dopo il contagio sono necessari da 1 a 3 mesi per poter rilevare l’infezione nel sangue.


Cosa vuol dire essere sieropositivo?


Con questo termine si indica la presenza di anticorpi specifici per HIV nel sangue che indica che la persona ha contratto l'infezione: essere sieropositivi significa quindi aver contratto l'infezione da HIV.


Cos'è l'AIDS?


AIDS sta per Sindrome da Immuno Deficienza Acquisita. Rappresenta lo stadio clinico avanzato dell'infezione da HIV che può manifestarsi anche dopo diversi anni dal contagio dell'infezione, quando, a causa del calo dei linfociti CD4+, il sistema immunitario non è più in grado di combattere anche infezioni che normalmente non sarebbero causa di malattia (infezioni/malattie opportunistiche).

Anche iniziando la terapia in questa fase è possibile arrestare il decorso della malattia bloccando la replicazione del virus e consentendo di ottenere un miglioramento delle difese immunitarie. In questi casi però l'efficacia del trattamento è inferiore rispetto a quella di una terapia iniziata in fase asintomatica o comunque in fase pre-AIDS.


Quali sono le cause dell'AIDS?


L'HIV si trasmette in qualsiasi stadio della malattia tramite rapporti sessuali non protetti, contatto con sangue, trasmissione verticale tra madre e bambino durante la gravidanza, il parto e l'allattamento al seno.


Quali sono i sintomi dell'AIDS?


La manifestazione del virus è generalmente caratterizzata da due fasi distinte. Nella prima fase, dopo alcune settimane dall'infezione, i pazienti posso lamentare i sintomi di una sindrome simil-influenzale caratterizzata da febbre, gonfiore delle ghiandole linfatiche, dolore articolare e muscolare, manifestazioni cutanee, sudorazioni notturne. La progressione dell'infezione può variare da persona a persona. In alcuni casi può restare senza sintomi (latenza clinica) per molti anni.

Quando non controllata precocemente con la terapia antiretrovirale, l'infezione progredisce ad AIDS; in questa fase si possono manifestare infezioni causate patogeni “opportunisti” già presenti nell'organismo che portano a malattie la cui progressione può essere potenzialmente mortale.


Come prevenire l'AIDS?


L'unica prevenzione dall'infezione è evitare comportamenti che possono esporre al rischio di contagio. Nei rapporti sessuali è necessario l'utilizzo del profilattico, sia nei rapporti penetrativi che nei rapporti orali.


Trattamenti


Attualmente non esistono cure per l’eradicazione dell'infezione da HIV.

Il trattamento dell'infezione da HIV consiste in un controllo del virus attraverso una combinazione di farmaci che blocca la replicazione del virus, riducendo carica virale e conseguentemente la distruzione del sistema immunitario.



Se hai avuto un rapporto a rischio o hai qualche dubbio, contatta il Telefono Verde “AIDS e infezioni sessualmente trasmesse” 800861061.



Questo articolo vuole essere informativo e non uno strumento di autodiagnosi, se ti senti in difficoltà su qualche aspetto non esitare a contattarmi, rifletteremo insieme su quale potrebbe essere la strada più adatta a te.


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